Via libera alla farina di grillo: in quali cibi la troveremo


L’Unione Europea ha approvato un nuovo regolamento che apre la strada all’utilizzo della polvere di grilli
per la preparazione di alcuni alimenti comuni, con dosaggi che variano da 0,25 a massimo 5 grammi. Tra
questi prodotti ci sono:
 Pane multicereali, cracker e grissini,
 Biscotti e barrette di cereali
 Salse e siero di latte in polvere
 Analoghi della carne
 Minestre concentrate o in polvere
 Snack a base di farina di mais
 Bevande simili alla birra
 Dolci al cioccolato
 Frutta a guscio e semi oleosi

23 gennaio 2023 Presidio a Roma contro l’invio di armi in Ucraina ( Podcast )

INIZIATIVA DEL “DIGIUNO DI COERENZA PACIFISTA” (DEDICATO AD ANTONIA SANI) CON PRESIDI DI SENSIBILIZZAZIONE CHE PARTONO NEL 2022 E SI PROLUNGANO NEL 2023

L’impegno è quello di riconvocarsi sistematicamente e costantemente quando il governo e il Parlamento si occupano delle decisioni sugli aiuti militari al governo ucraino. Il 23 e il 24 gennaio 2023 alla Camera si discute e si approva in via definitiva il DL 185/2022. Nella Gazzetta ufficiale del 2 dicembre 2022 appare sotto il titolo: “Disposizioni urgenti per la proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle Autorità governative dell’Ucraina”. Si tratta di estendere a tutto il 2023 il “metodo Draghi”, cioè decreti con elenchi secretati del Ministro della Difesa di concerto con Esteri e MEF, a sola conoscenza del COPASIR, sarebbero sufficienti per autorizzare la concessione di aiuti militari in favore del governo ucraino. E’, a nostro parere una procedura incostituzionale con illegale deroga alla legge 185 del 1990 sul commercio delle armi.

10 gennaio 2023 – Presidio e digiuno contro l’approvazione del decreto per l’invio delle armi all’esercito ucraino

Promotore: Disarmisti esigenti.
Con la collaborazione di: WILPF Italia, Per la Scuola della Repubblica, Bimbi Svegli, Fermiamo la Guerra di Firenze, che aderiscono al digiuno di coerenza pacifista insieme ad altre organizzazioni partners dei Disarmisti esigenti: la LDU, la LOC, IPRI-CCP, Kronos, Il Sole di Parigi, Odissea, Marcia dei Girasoli/Comiso.
Il 10 gennaio 2023 viene sottoposto a voto parlamentare al Senato, il decreto del Consiglio dei Ministri n. 185 del 2 dicembre 2022 per prorogare «fino al 31 dicembre 2023» l’invio di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari all’esercito ucraino al fine di combattere l’invasione russa.
Si tratta di una proroga del provvedimento introdotto dopo l’inizio della guerra dal governo Draghi, che era in scadenza a fine 2022.
In seguito al185/2022, che fa da cornice giuridica, all’inizio del 2023, il governo Meloni varerà il sesto decreto di aiuti militari (e gli eventuali decreti successivi) al governo Ucraino.
Il decreto dovrà essere convertito entro sessanta giorni, quindi ci sarà il voto anche alla Camera dei deputati max fine gennaio- primo febbraio 2023; la norma va a seguire il nodo già sciolto della approvazione delle legge di Bilancio, caratterizzata dall’aumento delle spese militari in ottemperanza delle direttive NATO (raggiungere il 2% del PIL entro il 2028).
I Disarmisti esigenti, tenendo conto di questi dati politici, promuovono un “digiuno di coerenza pacifista”, facendo seguito a un appello portato alla manifestazione del 5 novembre, e a una iniziativa già portata avanti il 13 dicembre, con l’invito ai manifestanti, tramite striscione e volantino, a riconvocarsi quando si sarebbe discusso in Parlamento l’invio delle armi all’Ucraina.
Si parla di “coerenza pacifista” perché, se ci battiamo affinché “tacciano le armi”, ci sembra logico e doveroso darsi da fare per impedire che l’Italia le passi a chi le usa per combattere in guerra.
Verrà esposto dai digiunatori (in presenza: Alfonso Navarra, Ennio Cabiddu, Cosimo Forleo, Giampiero Monaca e Marco Palombo ed altri sostenitori a distanza), lo striscione “OGGI NON ESISTONO GUERRE GIUSTE (PAPA FRANCESCO)”, portato in quel corteo del 5 novembre (dalle 100mila presenze, non una però fattasi viva il 30 novembre e nemmeno il 13 dicembre durante le discussioni parlamentari sulla guerra in Ucraina conclusasi con mozioni.

Li concepiamo, questo digiuno, e questa iniziativa dei presidi, come un giorno di riflessione e di rinnovato impegno per trovare la strada di un rapporto di servizio con il popolo italiano inascoltato per 4 punti fondamentali:
1- Non rifornire di armi e di aiuti militari l’esercito di Kiev (pur solidarizzando con il popolo martoriato dall’aggressione russa. Ma martirizzato anche da una guerra che cresce in intensità e durezza, senza sapere dove si potrà finire all’interno della logica che persegue la “vittoria militare”)
2- Darsi da fare diplomaticamente per “fare tacere le armi” (appunto) ed avviare subito, senza precondizioni, trattative di tregua e poi di pace con l’intervento dell’ONU
3- Non alimentare la corsa al riarmo né convenzionale né tantomeno nucleare. Quindi riduzione delle spese militari e rifiuto di ospitare vecchie e nuove bombe atomiche. Ancor meglio: aderire al Trattato di proibizione delle armi nucleari e comportarsi di conseguenza fuoriuscendo dalla condivisione nucleare NATO
4- Non alimentare una guerra economica parallela con quella militare: le sanzioni energetiche alla Russia, in particolare, risulta chiaro che vanno a danneggiare più i popoli che le élites che profittano dalle guerre.
I digiunatori auspicano che, con il 10 gennaio, e dal 10 gennaio, una pluralità di iniziative fiorisca declinando, con i valori e le posizioni delle varie componenti dell’arcipelago, diverse impostazioni della esigenza sopra indicata, ciascuna libera di esprimersi con le modalità che ritiene opportune.
Per adesioni: [email protected]

Oggi 18 dicembre ore 16:00 – Spegni i Mondiali Accendi i Diritti

Spegni i mondiali accendi i diritti

Evento On-line 18 dicembre 2022 ore 16:00

Parteciperanno tra gli altri (in ordine alfabetico):

Bassam Saleh ( giornalista palestinese )
Emanuele Noviello – Staffetta sanitaria di Rete Kurdistan
Giorgio Cremaschi
Luciana Castellina
Moni Ovadia
Riccardo Noury Amnesty int.
Sara Reginella ( giornalista – scrittrice )
Valerio Moggia ( scrittore )
Valentina Vallesi ( antropologa )
Dr Yousef – Wael Al Faqeeh ( Tanweer Forum – Nablus Palestina occupata)

Marco Anichini (cantautore)
Rodolfo Vettor ( Lettura Testi e poesie )

Regia:
Marco Zinno (NuovaResistenza.org)
Alfonso Navarra (Disarmisti Esigenti )
Ennio Cabiddu (Disarmisti Esigenti )

Daniele Barbi
Gianmarco Pisa (saggista, segretario IPRI – CCP | Istituto Italiano di Ricerca per la Pace-Corpi Civili di Pace)

Diretta da Roma – Digiuno di coerenza pacifista contro l’invio delle armi

13 dicembre 2022 ore 17:00

in diretta da Roma

Per ascoltare la diretta connettersi all Evento :

https://www.facebook.com/events/6124679130884681/

Dalle 17:00 alle 19:00 del 13 dicembre, diretta online su RADIO NUOVA RESISTENZA al seguente link: https://radio.nuovaresistenza.org
Lo concepiamo, questo digiuno, come un giorno di riflessione e di rinnovato impegno per trovare la strada di un rapporto di servizio con il popolo italiano inascoltato per come andremo spiegando.
Nella consapevolezza che il concetto di “popolo” non coincide con quello di “popolo della pace”, questo ultimo in buona parte identificabile con i manifestanti del 5 novembre. Quindi si tratta di costruire un ponte di dialogo e di servizio tra “popolo della pace” e “popolo italiano”.
I digiunatori fanno rilevare che un movimento pacifista indipendente che volesse fare il suo mestiere ed influire politicamente dovrebbe in primo luogo farsi carico dei 4 punti su cui i media all’unanimità riferiscono di un consenso popolare maggioritario.

SALVIAMO LA TERRA – BLOCCHIAMO LA GUERRA
Revochiamo le sanzioni energetiche contro la Russia che ci separano dalla pace. Indirizziamoci invece verso la soluzione negoziata e cooperativa del conflitto!
PACE SIGNIFICA ANCHE PANE!
I primi firmatari sono:
Alfonso Navarra – Antonia Sani – Luigi Mosca – Moni Ovadia – Alex Zanotelli – Angelica Romano – Luciano Benini – Antonino Drago – Antonella Nappi … e altre/i
Si vada, per leggere il testo al completo, e per sottoscrivere, al link:
https://www.petizioni.com/nonsiamoinguerra-nosanzioni/

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